Come dating coach, entro spesso in contatto con uomini e donne che soffrono una profonda solitudine. Vogliono l'amore disperatamente, ma si sentono bloccati. Devo precisare che la maggior parte di loro sono individui dotati di grandi qualità.
“Frequento solo uomini di colore.”
“Mi sposerei solo con un ebreo.”
“Deve essere bionda.”
Non che io mi senta nella posizione di giudicare le preferenze di qualcuno. Ma comunque il vero Amore (quello con la A maiuscola) riconosce che noi siamo anime, bisognose di amore, di risate, di allegria, di crescita, di connessione. Se siamo così fortunati da trovare qualcuno che ci faccia sentire al sicuro, accettati, coccolati e valorizzati (e che ci incoraggi ad essere il meglio di noi), dobbiamo mantenere mente e cuore aperti. Dobbiamo rigettare etichette arbitrarie e preconcetti che tengono l'amore a distanza.
Ho potuto sperimentare direttamente cosa accade quando la consapevolezza si espande nel nome dell'amore. Sono figlia di immigrati, mio padre è indiano (ed Indù) e mia madre è spagnola (e cattolica). Si sono sposati nel 1968, e la loro unione eterodossa è avvenuta in un periodo in cui la gente raramente attraversava i confini posti dalle razze, dalle nazionalità e dalle religioni.
Le differenze tra di loro rendono la nostra vita familiare più ricca ed interessante. A casa, ascoltavamo Nusrat Fateh Ali Khan, le cui musiche sono finite nel film "Gandhi", vincitore di Oscar, e mangiavamo il chorizo cucinato da mia nonna. Sotto le differenze visibili in superficie c'erano i valori condivisi dai miei genitori - l'importanza della famiglia, l'impegno nell'aiutare gli altri, l'imperativo di essere cittadini del mondo.
Poche settimane fa, ero in viaggio in treno verso Washington. Durante la corsa, ho cominciato a conversare con una bella e giovane donna di nome Nadia Iftekhar. Mi ha detto di aver lavorato per un anno in Arabia Saudita, della sua decisione di indossare lo hijab (il velo spesso utilizzato dalle donne musulmane e che copre la testa ed il petto), e della sua prossima laurea alla Columbia University. Quando le ho detto di essere una scrittrice ed una dating coach, mi ha risposto che si sarebbe sposata presto.
Con il suo fidanzato ha in comune la religione, ma non la razza. Lei è pakistana, lui è sudanese. Questo mi ha colpito, data la mia esperienza. E quindi le ho chiesto se le cose siano più semplici adesso, circa 50 anni dopo che i miei genitori osarono sfidare le convenzioni.
Sfortunatamente, molti degli ostacoli di allora ancora esistono. Nadia temeva che la sua famiglia ed i suoi amici non avrebbero accettato il suo matrimonio con un afro-americano. Suo marito temeva che i suoi genitori non avrebbero accettato una donna che non parla arabo. Ma mentre hanno superato con successo queste sfide, la contrapposizione tra "noi" e "loro" rimane.
Ho chiesto a Nadia di scrivere questo articolo con me, perché entrambe possiamo testimoniare che l'amore supera le differenze. Qui sotto indichiamo le cinque "interruzioni di percorso" che precludono alle persone di vivere un grande Amore:
1. Sono preoccupate di compiacere la famiglia, gli amici, la società.
Fin da piccoli, siamo condizionati dalla famiglia, dagli amici, dai media e dalla società in generale a credere che ci sia un modo "giusto" di amare. Anche nelle famiglie più liberali, ci può essere una tacita intesa che anche se tutte persone hanno la stessa dignità, alcuni tipi di persone non sono accettabili come compagni di vita o come coniugi.
Ma il fatto è che l'amore non è matematico. Molte persone apparentemente perfette per noi, sono in realtà "sbagliate".
L'età adulta è quella in cui ci individuiamo rispetto alle nostre famiglie di origine, così che possiamo iniziare a vivere secondo la nostra verità. Inoltre, per vivere autenticamente ed in linea con i nostri obiettivi - entrambi segni di salute emotiva - dobbiamo trascurare l'opinione della società a favore della nostra.
2. Confondono il superficiale con il fondamentale.
Le persone che vivono relazioni felici condividono dei valori - l'imperativo morale dell'onestà, la volontà di impegnarsi a favore della comunità, il desiderio di crescere figli emotivamente intelligenti, l'interesse a scoprire altre culture, nazionalità, religioni. Giusto per fare qualche esempio.
Quando ci sono ideali in comune, cose come il colore dei capelli, o della pelle, ed altre etichette superficiali diventano totalmente irrilevanti.
“Siamo molto di più della pelle dentro cui viviamo. Anche se la società continua a ricordarci che è un tabù per un afro-americano ed una americana del sud est asiatico innamorarsi, io e mio marito siamo legati da interessi, valori ed opinioni condivisi. Una volta che lasciamo fuori dalla porta le aspettative del mondo, ci rendiamo conto che siamo solo due anime con una profonda comprensione l'una dell'altra", dice Nadia.
3. Sono legati ad una “checklist".
I libri sulle relazioni spesso suggeriscono di predisporre una check-list di qualità che non possono mancare nel partner che si sta cercando. Ma, se tu ti confronti con delle coppie felici, vedrai che esse spesso riconoscono che il partner "perfetto" raramente corrisponde a quello che si era immaginato (e spesso supera le aspettative). L'universo riesce sempre a farsi beffe dei nostri piani perfettamente architettati.
Prima che Nadia incontrasse suo marito, aveva una breve lista di "requisiti". Mentre è rimasta legata ad alcune caratteristiche - tra cui l'importanza della famiglia - ha superato il preconcetto per il quale la sua anima gemella dovesse essere un americano di origini pachistane.
4. Pensano che essere simili sia la base di un legame forte.
E' umano legarsi di più a ciò che è confortevole, ma ciò che è familiare diventa spesso noioso. Al contrario, le differenze mantengono vivo l'intrigo tra i partner e stimolano a continuare a crescere ed imparare.
Quando scegli un partner diverso da te, hai una visione diretta di come lui/lei vede il mondo e di come il mondo vede lui o lei. Grazie all'influenza di suo marito, Nadia ha scoperto un nuovo interesse per i viaggi in Africa. Adesso, come molte persone che fanno parte di coppie inter-razziali, lei ha una maggiore empatia e tolleranza verso altre culture, religioni e popoli.
5. Pensano che le differenze portino a conflitti e quindi creano barriere non necessarie.
Uno dei modi migliori di superare pregiudizi e stereotipi è conoscere persone di diverse provenienze sul piano umano. E' difficile odiare quando ci si siede a un tavolo, si condivide un pasto e si discute di vita quotidiana. Presto ti troveresti ad apprezzare le cose in comune (soffriamo e gioiamo tutti delle stesse cose).
“La più straordinaria scoperta che mio marito ed io abbiamo fatto è che, alla fine dei conti, non siamo che esseri umani", dice Nadia. A volte ci facciamo talmente intrappolare dalle differenze che dimentichiamo che l'esperienza umana è universale a prescindere dalle origini, dalla lingua parlata e dall'aspetto esteriore".
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Questo articolo è stato tradotto e pubblicato su Costellazione previa autorizzazione dell'autrice. Puoi trovarne la versione originale sul magazine di benessere e lifestyle MindBodyGreen, esattamente a questo link.