Ciao carissime,
ricordate quando eravate bambine e non eravate ancora schiave del tempo?
A me piace molto ricordare quando passavo ore ed ore nel giardino di casa a raccogliere margherite per poi trasformarle in corone o collane per me o per le altre donne di casa e a volte perfino per il mio cane che puntualmente le avrebbe distrutte in pochi secondi…quell’irriconoscente :)
Ma ricordo anche molto bene un periodo successivo, direi dai 25 ai 30 anni, in cui l’idea di rallentare mi era praticamente inconcepibile. Perché rallentare mi sembrava significasse non fare abbastanza, ottenere meno, buttare via del tempo e rinunciare alle mie passioni.
Non ero forse nel fiore dei miei anni?
Non era forse quello il momento di spingere al massimo e farmi il mazzo per avere una vita più comoda e confortevole in seguito?
Tutte le mie conquiste non erano forse il frutto della mia disponibilità a lavorare fino all’esaurimento totale delle energie?
Ecco, proprio questo genere di pensieri mi portavano a correre, a spingere continuamente per poi ritrovarmi in uno stato di esaurimento delle energie psico-fisiche che non aveva assolutamente nulla a che vedere col il modo in cui davvero volevo vivere.
Ripensandoci, in quel periodo ho sofferto di problemi renali e sono sicura che tutto lo stress fisico e la pressione emotiva che mi mettevo addosso siano state la causa della mia ernia al disco, dei dolori lancinanti alle gambe di cui ho sofferto, dell’operazione chirurgica a cui ho dovuto sottopormi nel 2009, così come della mia infelicità e confusione riguardo all’amore, al lavoro, ai miei desideri nella vita e a cosa volessi rappresentare e costruire nel mondo.
Il mio dolore e la mia infelicità sono stati il modo in cui il mio corpo mi ha imposto di fermarmi e rallentare! E ora voglio condividere con voi un segreto, qualcosa che questa esperienza mi ha insegnato:
Una vita nella quale tu forzi te stessa, ti spingi continuamente o ti costringi a fare cose, non potrà mai essere una vita felice, appagante ed equilibrata.
Questi comportamenti produrranno solo la conseguenza di renderti sempre più estranea a te stessa, facendoti sentire smarrita, alla deriva.
Mi ci è voluto del tempo non solo per capire ma per credere che fare meno non mi avrebbe portata ad essere meno produttiva, meno motivata, meno appassionata e meno vincente.
Invece, si trattava semplicemente di impiegare le mie energie più saggiamente, olisticamente, con obiettivi ed intenzioni chiari.
Sapendo che molte di voi si sentono troppo impegnate, sbilanciate, e come se la loro vita fosse governata da una to-do list infinita e interminabile, e che sentono un profondo bisogno di rallentare per vivere meglio, mi sono seduta nel mio nuovo caffè preferito, il Devocion di Williamsburg New York City e butto giù una lista di 7 passi da fare per rallentare e vivere una vita più gioiosa e rilassata.
1. Definisci le priorità
Non tutto ciò che devi fare è realmente urgente. Devi avere chiara la distinzione tra ciò che è necessario fare, ciò che sarebbe bello riuscire a fare e cosa potresti fare se ti avanza del tempo, ogni giorno. La tua lista quotidiana delle cose da fare deve essere abbastanza ambiziosa da stimolarti ma deve assolutamente essere realizzabile, altrimenti ti lascerà con la sensazione di non aver fatto nulla anche se in realtà avrai fatto un sacco. Io raccomando di non mettere più di 2-3 impegni importanti in una lista quotidiana.
2. Definisci cosa è realmente importante per te
Quante volte ti sei ritrovata a pensare: “dovrei proprio andare qui o lì/alzarmi prima/dimagrire…” ? Il “dovrei” non è un grande motivatore e ciò che insinua e sottintende è che devi fare qualcosa non perché tu lo voglia ma perché il mondo se lo aspetta da te.
Ovviamente, ci sono cose spiacevoli che tuttavia dobbiamo fare, ma queste rientrano in una casistica di “devo” più che di “dovrei”.
E la differenza tra le cose che “devi” fare e quelle che “dovresti” fare è che le prime semplicemente accadranno mentre le seconde tenderanno ad assorbirti un sacco di tempo e di energie senza portare sostanzialmente a nessun risultato.
Quindi, se qualcosa è davvero importante per te, fanne un “devo” e dalle una priorità elevata.
3. Smetti di iper-analizzare (sì, hai letto bene!)
Rallentare non è solo una questione di fare materialmente meno cose, ma anche una faccenda che ha a che vedere col calmare la mente. L’iper-analisi è una delle trappole che possono farti sentire come se in una ruota per criceti. Personalmente, ero una vera campionessa nell’iper-analizzare qualsiasi cosa. Ero in grado, ad esempio, di trovare 100 motivazioni possibili per giustificare il fatto che un ragazzo che frequentavo non mi rispondeva e la mia preferita era: forse il mio messaggio non gli è arrivato. Ma davvero? Quante volte è capitato ai miei amici di non ricevere i miei messaggi?
Ma per qualche motivo, nel mio disperato bisogno di essere desiderata, questa possibilità mi sembrava del tutto verosimile. L’iper-analisi mi ha fatto sempre sprecare un sacco di energie senza portare mai a risultati positivi. L’unico risultato che produceva era di farmi sentire una matta.
Se ti scopri a pensare troppo o analizzare troppo una certa faccenda, chiediti: “c’è qualcosa che posso fare per chiarirmi meglio questa faccenda?”. Se la risposta è sì, continua a scavare. Se la risposta è no, smetti e dedicati a fare qualcosa di piacevole, e resta fiduciosa che le cose ti si chiariranno come devono.
4. Fai una cosa per volta
Impareremo mai? Io sono consapevole di cadere ancora nella trappola del multi-tasking quando mi accorgo che mentre sto mandando una mail, mi metto a prendere appunti per un progetto e cerco su google una cosa a cui ho pensato 3 giorni fa.
Fare una cosa per volta, lavorare in modo single-tasking, richiede fermezza e disciplina, ma giuro che ne vale la pena. Comincia abbassando la suoneria del tuo cellulare, chiudendo la mail e Facebook mentre stai lavorando ad un progetto, e eliminando tutti i rumori di sottofondo che puoi.
5. Prenditi cura di te stessa, prima di tutto
Attenzione. Non ti sto consigliando di diventare una persona orrendamente egoista, ti sto consigliando di pensare a lungo termine. Se ti esaurisci e ti impoverisci, non potrai sostenere nel tempo coloro che ami.
Prenderti cura di te significa appunto rallentare e passare del tempo con te stessa, fisicamente e mentalmente, senza forzarti. Per fare in modo che questo accada ti consiglio di pianificare un attimo le cose: prenotati in anticipo per la lezione di yoga che ti interessa fare, riempi il frigo di alimenti freschi e nutrienti, ritagliati almeno 2 ore a settimana di tempo “vuoto” dove sarai libera di fare esattamente ciò che in quel momento desideri fare.
6. Metti dei paletti, agli altri e perfino a te stessa
Chiediti cosa prosciuga le tue energie e cosa le alimenta. Se la tua giornata è troppo piena di attività che ti tolgono energia, qualcuna va rimandata. È possibile che tu stia lavorando in un ambiente che ti richiede estroversione, quando la tua vera natura è introversa. È possibile che tu ti stia impegnando in qualcosa solo per paura di deludere gli altri, e non perché realmente lo desideri. Può darsi che tu ti fissi sui tuoi difetti ogni volta che ti guardi allo specchio, invece di celebrare ciò che di attraente c’è in te.
È importante che tu fossi dei paletti, dei confini per allontanare la negatività e e creare un tuo spazio mentale in cui prosperare, per attraversare la tua giornata in piena serenità e benessere.
7. Liberati dai sensi di colpa
Questo è un punto importante e sul quale posso empatizzare alla grande!
Molte di noi si sentono in colpa se rallentano, se mettono dei paletti per nessun’altra ragione che evitare di sovraccaricarsi troppo.
Essere stressati è diventato un modo di vivere normale nelle nostre società. È quasi uno status symbol che dimostra successo: se non sei iper-impegnato e stanco, davvero puoi essere una persona importante? Ma questo modo di vivere non è sano e penso che abbiamo bisogno di cambiare tutti, collettivamente, questo atteggiamento.
Nessuno dovrebbe sentirsi in colpa per avere tempo, prosperità, libertà, gioia e calma nella sua vita. E questo cambiamento nasce da dentro di te: datti il permesso di allontanare i sensi di colpa e ricordati che se smetti di sentirti in colpa dai agli altri intorno a te il permesso di fare lo stesso. Sii la luce!
Nei commenti sotto, sarebbe sapere se anche tu ti senti intrappolata da uno stile di vita troppo impegnativo, se trovi difficile cambiare questo modo di vivere e perché, se intendo mettere in pratica uno o più dei consigli che ti riporto qui sopra – ti consiglio di provarne uno o due per volta.
Con affetto,
Caroline
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Questo articolo è stato tradotto e pubblicato su Costellazione previa autorizzazione dell'autrice. Puoi trovarne la versione originale qui.