Io sono leggenda
[conversazione d’archivio tratta dal forum Costellazionet]
il 25 giugno 2009 altezzamezzabellezza wrote…
L'ho visto sabato e devo dire che mi ha deluso all'inverosimile, poi è durato troppo poco secondo me, non è stato sviluppato in modo articolato, molto meglio 28 giorni dopo e 28 settimane dopo su quel genere, più claustrofobici e angoscianti, questo non è che ha avuto grossi colpi di scena, l'unica trovata è stata quando gli infetti lo intrappolano per catturarlo, per il resto mi è sembrato un po' palloso.
Poi nel libro finiva diversamente, lo lessi a 13 anni ma lo ricordo bene, (non leggete se non volete sapere) con una sua presa di coscienza, in sostanza la razza umana si estingueva, lui quindi era "leggenda" per questi infetti perchè questa nuova razza si sarebbe ricordata di lui come ultimo uomo, in questo senso lui sarebbe stato tramandato come leggenda, era un finale più sottile diciamo.
Invece sul film lui trova la cura, salva il mondo e si fa esplodere quindi per questo è leggenda, mah, mi sembra un po' banale come cosa, colpo di scena con effetto speciale e relativa americanata. Il primo tempo non è stato male ma poi c'è una degerazione di trovate a non finire!
concordo con queste 2 opinioni espresse meglio della mia!
1°
Vorrei ritagliarmi un piccolo spazio per Io Sono Leggenda che ho visto ieri al cinema. Il primo tempo è decisamente buono, quasi ottimo. Atmosfera inquietante, tensione, buona l’interpretazione di Will Smith, splendido il rapporto con il cane Sam. Tutto molto bello. Certo qualche differenza rispetto al romanzo si nota ma si può sopportare. Persino le creature in computer grafica sono "carine”, mostri aggressivi e urlanti. Siamo nel 2008, bellezza, ho pensato. Ok.
Poi inizia il secondo tempo e gli sceneggiatori Mark Protosevich e Akiva
Goldsman si ubriacano bevendosi tutto il cervello. Passi l’arrivo di Anna ed Ethan ma, per carità!, evitatemi tutto quel discorso su Dio e la speranza.
Evitatemelo perché proprio nel libro la speranza non esiste. E, santo cielo, il finale è da denuncia. Probabilmente gli sceneggiatori non hanno letto il romanzo di Richard Matheson per intero o… cosa ancora più grave… non l’hanno capito.
Will Smith - Robert Neville non diventa Leggenda perché scopre il vaccino. Lui è Leggenda in quanto Robert Neville, in quanto unico diverso in un mondo di uguali. Tutti lo temono perché lui puoi distruggerli. Lui è l’anormale, Lui è Leggenda. Non storcete il naso se mi incazzo così, un romanzo va rispettato nella sua essenza. Come vi sentireste davanti ad una nuova versione di Piccole
Donne e Beth non morisse e Jo sposasse Laurie? Come vi sentireste? Traditi.
Ecco.
2° opinione
Due giorni fa, abbiamo recensito Io sono leggenda e consigliamo quella
pagina a chi non volesse rovinarsi la sorpresa e magari preferisse leggere questo articolo dopo aver visto il film. Per tutti gli altri, siete pronti ad avere spoilerata l'ultima mezz'ora e il libro?
Ok. Prima di addentrarci nel film, è il caso di parlare brevemente del libro. Senza rivelare tutto, diciamo che nel testo si utilizza un procedimento poi diventato molto comune nella fantascienza: un ribaltamento di 180 gradi, in cui il mostro è proprio l'eroe. Scelta coraggiosa e che qui non avviene.
Questo, francamente, non stupisce, perché per una pellicola che vuole raggiungere un vasto pubblico non sarebbe stato semplice. Ma di sicuro si potevano ottenere risultati migliori. Intanto, la svolta nella vita del protagonista avviene quando compie un errore madornale, che costa la vita al suo cane (che sarebbe stato un agnello sacrificale, era ovvio dopo 5 minuti di pellicola).
Da lì, la disperazione lo porta praticamente a consegnarsi nelle mani dei vampiri, fino a quando... non arriva a salvarlo una madre col suo figlioletto. Ora, è difficile pensare a due personaggi più assurdi in un determinato contesto. Non è tanto il fatto di creare una sorpresa così poco convincente (dopo tre anni in cui non hai notizie di nessuno ancora vivo, lo scopri adesso?), ma è proprio la soluzione
specifica che non convince. Perché questi due hanno trovato il personaggio di Will Smith di notte e non lo hanno incontrato (come invita sempre per radio a fare) di giorno? E perché due persone così indifese stanno tranquillamente in giro di notte (mentre il protagonista per tre anni si barricava in casa quando spuntavano le tenebre)? E, francamente, come cavolo hanno fatto a salvarlo? Allo stesso modo, come sopravvivono al lungo viaggio conclusivo per scappare da New York?
Un'altra cosa non chiara sono i vampiri. Per tre anni, sono stati dei mostri assetati di sangue, ma senza cervello. All'improvviso, si scopre che c'è un capo e che questo sembra essere in grado di studiare una
strategia d'attacco efficacissima, tanto da penetrare nella casa del protagonista in un attimo. Viene da chiedersi, come ha potuto Robert Neville sopravvivere non dico tre anni, ma anche solo tre giorni?
Pazzesco. Comunque, alla fine i tre ancora umani si ritrovano nel laboratorio, dove scoprono che la vampira che il protagonista stava cercando di curare è in effetti tornata normale. Insomma, è stata trovata
una cura. Peccato che un'orda di vampiri, che ovviamente non è in grado di capire quello che Neville sta cercando di fare per loro, li stia assediando.
Allora, si decide di estrarre il sangue della creatura, che sarà ovviamente utile per le future ricerche. Ma Neville, con una scelta strappalacrime (ma decisamente assurda), decide, dopo aver fatto fuggire mamma e figlio da un passaggio segreto, di non andare insieme a loro (e già, perché da soli di notte in mezzo ad orde di vampiri, che problema c'è a sopravvivere?), ma di farsi esplodere con i mostri per "permettere loro
di fuggire".
Bell'idea, come se tirare una bomba verso di loro e scappare non fosse sufficiente (e magari anche utile per aiutare gli altri). Il tutto, per arrivare ad un leggendario rifugio in Canada cui si sono raccolti gli ultimi sopravvissuti umani, che sa tanto de L'ombra dello scorpione. Ovviamente, il sacrificio (assolutamente insensato, meglio ripeterlo) di Neville non è stato vano, perché la sua cura sarà utilissima
per l'umanità. Peccato che, in un film che inizia in modo così pessimistico, è una nota di speranza troppo alta per non stonare eccessivamente. E per non spingere a stroncare senza pietà l'adattamento di Io sono leggenda...
il 30 giugno 2009 clessidra wrote…
mah non saprei, io non sono una spettatrice così attenta...dei film ricordo emozioni, flash, "insegnamenti" ma non riesco ad essere molto analitica
di questo mi ricordo che m'era piaciuto abbastanza :unsure: :unsure: :unsure:
il 25 giugno 2009 altezzamezzabellezza wrote…
L'ho visto sabato e devo dire che mi ha deluso all'inverosimile, poi è durato troppo poco secondo me, non è stato sviluppato in modo articolato, molto meglio 28 giorni dopo e 28 settimane dopo su quel genere, più claustrofobici e angoscianti, questo non è che ha avuto grossi colpi di scena, l'unica trovata è stata quando gli infetti lo intrappolano per catturarlo, per il resto mi è sembrato un po' palloso.
Poi nel libro finiva diversamente, lo lessi a 13 anni ma lo ricordo bene, (non leggete se non volete sapere) con una sua presa di coscienza, in sostanza la razza umana si estingueva, lui quindi era "leggenda" per questi infetti perchè questa nuova razza si sarebbe ricordata di lui come ultimo uomo, in questo senso lui sarebbe stato tramandato come leggenda, era un finale più sottile diciamo.
Invece sul film lui trova la cura, salva il mondo e si fa esplodere quindi per questo è leggenda, mah, mi sembra un po' banale come cosa, colpo di scena con effetto speciale e relativa americanata. Il primo tempo non è stato male ma poi c'è una degerazione di trovate a non finire!
concordo con queste 2 opinioni espresse meglio della mia!
1°
Vorrei ritagliarmi un piccolo spazio per Io Sono Leggenda che ho visto ieri al cinema. Il primo tempo è decisamente buono, quasi ottimo. Atmosfera inquietante, tensione, buona l’interpretazione di Will Smith, splendido il rapporto con il cane Sam. Tutto molto bello. Certo qualche differenza rispetto al romanzo si nota ma si può sopportare. Persino le creature in computer grafica sono "carine”, mostri aggressivi e urlanti. Siamo nel 2008, bellezza, ho pensato. Ok.
Poi inizia il secondo tempo e gli sceneggiatori Mark Protosevich e Akiva
Goldsman si ubriacano bevendosi tutto il cervello. Passi l’arrivo di Anna ed Ethan ma, per carità!, evitatemi tutto quel discorso su Dio e la speranza.
Evitatemelo perché proprio nel libro la speranza non esiste. E, santo cielo, il finale è da denuncia. Probabilmente gli sceneggiatori non hanno letto il romanzo di Richard Matheson per intero o… cosa ancora più grave… non l’hanno capito.
Will Smith - Robert Neville non diventa Leggenda perché scopre il vaccino. Lui è Leggenda in quanto Robert Neville, in quanto unico diverso in un mondo di uguali. Tutti lo temono perché lui puoi distruggerli. Lui è l’anormale, Lui è Leggenda. Non storcete il naso se mi incazzo così, un romanzo va rispettato nella sua essenza. Come vi sentireste davanti ad una nuova versione di Piccole
Donne e Beth non morisse e Jo sposasse Laurie? Come vi sentireste? Traditi.
Ecco.
2° opinione
Due giorni fa, abbiamo recensito Io sono leggenda e consigliamo quella
pagina a chi non volesse rovinarsi la sorpresa e magari preferisse leggere questo articolo dopo aver visto il film. Per tutti gli altri, siete pronti ad avere spoilerata l'ultima mezz'ora e il libro?
Ok. Prima di addentrarci nel film, è il caso di parlare brevemente del libro. Senza rivelare tutto, diciamo che nel testo si utilizza un procedimento poi diventato molto comune nella fantascienza: un ribaltamento di 180 gradi, in cui il mostro è proprio l'eroe. Scelta coraggiosa e che qui non avviene.
Questo, francamente, non stupisce, perché per una pellicola che vuole raggiungere un vasto pubblico non sarebbe stato semplice. Ma di sicuro si potevano ottenere risultati migliori. Intanto, la svolta nella vita del protagonista avviene quando compie un errore madornale, che costa la vita al suo cane (che sarebbe stato un agnello sacrificale, era ovvio dopo 5 minuti di pellicola).
Da lì, la disperazione lo porta praticamente a consegnarsi nelle mani dei vampiri, fino a quando... non arriva a salvarlo una madre col suo figlioletto. Ora, è difficile pensare a due personaggi più assurdi in un determinato contesto. Non è tanto il fatto di creare una sorpresa così poco convincente (dopo tre anni in cui non hai notizie di nessuno ancora vivo, lo scopri adesso?), ma è proprio la soluzione
specifica che non convince. Perché questi due hanno trovato il personaggio di Will Smith di notte e non lo hanno incontrato (come invita sempre per radio a fare) di giorno? E perché due persone così indifese stanno tranquillamente in giro di notte (mentre il protagonista per tre anni si barricava in casa quando spuntavano le tenebre)? E, francamente, come cavolo hanno fatto a salvarlo? Allo stesso modo, come sopravvivono al lungo viaggio conclusivo per scappare da New York?
Un'altra cosa non chiara sono i vampiri. Per tre anni, sono stati dei mostri assetati di sangue, ma senza cervello. All'improvviso, si scopre che c'è un capo e che questo sembra essere in grado di studiare una
strategia d'attacco efficacissima, tanto da penetrare nella casa del protagonista in un attimo. Viene da chiedersi, come ha potuto Robert Neville sopravvivere non dico tre anni, ma anche solo tre giorni?
Pazzesco. Comunque, alla fine i tre ancora umani si ritrovano nel laboratorio, dove scoprono che la vampira che il protagonista stava cercando di curare è in effetti tornata normale. Insomma, è stata trovata
una cura. Peccato che un'orda di vampiri, che ovviamente non è in grado di capire quello che Neville sta cercando di fare per loro, li stia assediando.
Allora, si decide di estrarre il sangue della creatura, che sarà ovviamente utile per le future ricerche. Ma Neville, con una scelta strappalacrime (ma decisamente assurda), decide, dopo aver fatto fuggire mamma e figlio da un passaggio segreto, di non andare insieme a loro (e già, perché da soli di notte in mezzo ad orde di vampiri, che problema c'è a sopravvivere?), ma di farsi esplodere con i mostri per "permettere loro
di fuggire".
Bell'idea, come se tirare una bomba verso di loro e scappare non fosse sufficiente (e magari anche utile per aiutare gli altri). Il tutto, per arrivare ad un leggendario rifugio in Canada cui si sono raccolti gli ultimi sopravvissuti umani, che sa tanto de L'ombra dello scorpione. Ovviamente, il sacrificio (assolutamente insensato, meglio ripeterlo) di Neville non è stato vano, perché la sua cura sarà utilissima
per l'umanità. Peccato che, in un film che inizia in modo così pessimistico, è una nota di speranza troppo alta per non stonare eccessivamente. E per non spingere a stroncare senza pietà l'adattamento di Io sono leggenda...
il 30 giugno 2009 clessidra wrote…
mah non saprei, io non sono una spettatrice così attenta...dei film ricordo emozioni, flash, "insegnamenti" ma non riesco ad essere molto analitica
di questo mi ricordo che m'era piaciuto abbastanza :unsure: :unsure: :unsure:
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