Ci sono ben due Ragazze Regole* che vivono a casa mia.
Io e la mia adorabile gatta, Pretty Girl.
Il comportamento “secondo le regole” è fortemente radicato in lei, è innato.
Io invece ho imparato le regole nel libro omonimo e lavorando con le autrici Ellen Fein e Sherrie Schneider. Pretty Girl è una Ragazza Regole naturale, ed è per questo che voglio parlarvi di lei. Ecco dunque a voi come mi seduce Pretty Girl.
Riesce a sembrarmi sempre bella, alito cattivo e altri difetti inclusi.
Perché è così carina, morbida, coccolosa che io non vedo i suoi difetti. L’alito cattivo va bene. Quando si comporta male, davvero non riesco a non adorarla comunque.
Di tanto in tanto si sottrae alle mie coccole e questo mi diverte.
Non sono arrabbiata con lei perché mi sfugge, ma alla fine la trovo divertente anche per questo. Perché non posso mai dare per scontate le sue attenzioni.
E’ socievole e affettuosa, ma si fa sempre desiderare.
Se ci sono ospiti, lei si fa vedere ma non si concede a lungo. Tutti la coccolano ma lei a un certo punto si alza e se ne va, lasciando tutti con la voglia di coccolarla ancora.
Ha cura di sé.
È sempre lì a lavarsi e lisciarsi e prova un evidente piacere nel farlo.
Non è mai appiccicosa e io apprezzo quando passa del tempo con me.
Quando si strofina, viene in braccio e sta con me, io ne sono felice perché normalmente si fa gli affari suoi in altri punti della casa dove ama stare. Di solito è sempre lei ad andarsene per prima con il massimo della grazia ma se sono io a dover andare per prima lo intuisce subito e si allontana senza fare rimostranze.
È indipendente e non è gelosa.
Siamo noi a chiederci: ma dov’è? Non è una groupie della quale facciamo fatica a liberarci.
Non è piagnucolosa e non si lamenta mai.
A volte, se ha fame e io non sono pronta a darle da mangiare, miagola ma giusto una volta o due. In qualche modo ha capito che lagnarsi non funziona.
Ama le pellicce (ecologiche! ;)) e le stampe animalier.
Proprio come me. Non posso appoggiare un capo di pelliccia (finta!) da nessuna parte perché immediatamente ci salta sopra. Ama i tessuti e i materiali lussuosi, perché ama viziarsi e farsi viziare.
Mi lascia in pace quando non sto bene.
In qualche modo, intuisce quando ho bisogno di stare da sola. Io le sono molto grata perché non mi chiede molto quando non sono in forma e non sono in grado di darle granché. Intuisce che qualcosa non va. Io la amo comunque anche se ho bisogno di vivere il mio disagio in solitudine.
Mi basta guardarla un attimo per tornare di buon umore.
Anche quando sono giù di corda, guardarla mentre mi fissa mi diverte, e mi costringe al sorriso.
(nella foto: Pretty Girl)
E’ facile stare con lei, è facile prendersi cura di lei.
Tutto ciò di cui ha bisogno è acqua, pappa e la sua lettiera. Con queste poche cose, è in grado di stare da sola anche per lunghi intervalli di tempo. Non è una seccatrice, non è problematica, non è una lamentosa rompiscatole.
Le piace giocare con i bambini, ma quando i bambini la lasciano per giocare tra di loro, non si offende.
Se ne sta felicemente per conto suo. E puntualmente i bambini tornano da lei e non la mollano più.
Ricava sempre il meglio da ogni situazione. Segue il flusso.
Una volta è rimasta chiusa in un cassetto accidentalmente per un intero pomeriggio. Per ore intere non siamo riusciti a trovarla. Ma lei non si è agitata. Può darsi che abbia provato a liberarsi ma, non riuscendoci, ha pensato bene di farsi un pisolino. Quando la abbiamo ritrovata, era lì che dormiva. Semplicemente adorabile! Ecco chi è Pretty Girl. Una gatta deliziosa che amo da impazzire. Un esempio eccellente dell’essere prezioza, graziosa, bella e piena di autostima e di fiducia in sé stessa. Una perfetta Ragazza Regole!
* Karenna, nella sua filosofia di coaching, si ispira alle “Regole” del best seller di Ellen Fein e Sherrie Schneider. Una Ragazza Regole è appunto una ragazza che si attiene ai 35 comandamenti delle due autrici.
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Puoi trovare la versione originale di questo articolo, che abbiamo tradotto e pubblicato su Costellazione su gentile autorizzazione dell'autrice, qui.