La parola che più spesso dico a me stessa - più che formulare intenzioni, o espressioni di ispirazione, più di qualsiasi altra cosa - è la parola dovresti. La conseguenza quasi inevitabile di questo dirmi che "dovrei, dovrei" è che finisco per sentirmi esaurita, depressa, ed in incapace. Molte di noi lo fanno e proprio per questo questa abitudine può sembrare innocua. Ma non farti confondere. E' tossica, sia a livello individuale che relazionale.
I "dovrei" che influenzano il nostro modo di relazionarci di solito riguardano i rischi che dovremmo correre nel nome della vulnerabilità, oppure cose che dovremmo cambiare perché ci sentiamo inadeguate o incomplete. Se vedi il modello che c'è dietro ai tuoi "dovrei", considera che essi possono essere produttivi ed utili alla tua vita. Questi pensieri possono contenere lezioni utili a te ed alle tue relazioni.
Se ti ritrovi a dire a te stessa che dovresti fare qualcosa, chiediti perché invece alla fine non lo fai e resti bloccata nella tua comfort zone. Esamina la resistenza che opponi a questo cambiamento.
"In verità è la paura del rifiuto che mi sta trattenendo".
Perché non dovresti volere andare verso l'amore? Il fatto che tu ti rifiuti nei fatti di fare le cose che ti dici che dovresti fare in che modo ti sta tenendo lontana da una relazione felice?
A volte, abbiamo più paura della grandezza - in questo caso, di un amore profondo - più di quanta ne abbiamo della frustrazione e della stagnazione. Con la grandezza, arrivano anche l'espansione e la novità. Invece noi conosciamo e siamo a nostro agio con ciò che ci è familiare, anche se non è il meglio che possiamo avere.
Quando raggiungiamo nuove vette nella vita, dobbiamo sempre anche perdere qualcosa. Molte persone inconsciamente scelgono di restare single, o di non mettere in gioco una certa parte di sé nelle relazioni, per paura del rifiuto. Ascolta i messaggi contraddittori che mandi a te stessa, e raggiungi la loro fonte, che sia attraverso l'autoanalisi, il tenere un diario, la meditazione, o la psicoterapia.
Ancora più dannosi sono i "dovresti" che implicano che non siamo abbastanza, o che non siamo adatte all'amore finché non faremo quella tale cosa. Questo significa avere vergogna di sé. Implica che noi siamo profondamente convinte che qualcosa di noi ci renda non amabili e che questa cosa abbia bisogno di essere aggiustata. Per proteggerci dall'essere viste come imperfette e rifiutate, costruiamo muri tra noi ed i nostri partner o potenziali partner.
Più dici a te stessa che non sei abbastanza, o che c'è qualcosa che devi temere, più interiorizzerai queste cose come verità. Questa prospettiva influenza enormemente il modo in cui interagiamo con gli altri e il significato che proiettiamo sulle nostre interazioni romantiche.
Ad esempio, recentemente ho messo su qualche chilo. Anche se sono consapevole che questi chili non sono abbastanza da farmi sembrare un'altra persona, il messaggio che per legare profondamente il mio partner a me dovrei dimagrire ha già inquinato il mio cervello.
La vergogna che ho per l'imperfezione che percepisco nel mio corpo influenza il mio modo di interagire con il mio partner perché proietto su di lui la mia convinzione che dovrei perdere peso. Questi pensieri mi impediscono di essere pienamente presente nella mia relazione. Di fatto, rappresentano una barriera ed una scusa per evitare di entrare in una profonda intimità con lui e di diventare più vulnerabile. In questo modo il mio "dovrei" mi sta proteggendo da sentirmi rifiutata.
Ma la verità è che la paura del rifiuto mi sta trattenendo dall'andare avanti nella vita.
Le cose che ci diciamo su come dovremmo essere per essere amate influenzano il modo in cui interagiamo con i potenziali o gli attuali partner.
Ti voglio sfidare con una domanda: E se non ci fosse nulla di te da cambiare e da sistemare e tu fossi già perfetta? (so che la tua mente ti dirà che questo non è possibile, che c'è sempre qualcosa da migliorare. La mia fa lo stesso. E' normale. Non vuol dire aver fallito).
In che modo vivresti le tue relazioni se fossi pienamente convinta di questo?
Non sentirti in colpa per avere di questi pensieri e rimproveri che ti rivolgi. Sono parte del normale dialogo con sé stessi. La prossima volta che spuntano, tu sfidali. Riconosci e accetta quel pensiero. Spesso questo basta per metterlo a tacere per un po'. Quindi chiedi al tuo intuito da cosa ti stanno proteggendo i tuoi "dovrei".
Metti via la vergogna. Prova com-passione per te stessa. Abbraccia ed accetta quelle parti di te che ti sembrano più bisognose di cambiamento o che sono più resistenti al cambiamento. Una volta che riesci ad amare ed accettare profondamente te stessa, le paure vanno via e, con esse, anche i "dovrei" spariranno.
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