Nella selva dei rapporti umani dei nostri tempi, sempre più mutevoli e sfaccettati e intricati e sempre meno codificati, questa è una domanda che ricorre spesso. Può esistere un’amicizia tra uomo e donna che non covi altri intenti oltre la facciata e non sia quindi destinata ad essere causa di delusioni, disillusioni, allontanamenti e quant’altro?
Che sia un fatto piuttosto raro, una vera, autentica, solida amicizia tra uomo e donna è evidente.
Ma che in alcuni casi esista è altrettanto vero e, diciamolo, è una cosa tanto bella da suscitare ammirazione quando non invidia.
Perché l’amicizia tra uomo e donna, oltre alla cose belle dell’amicizia in sé, regala un punto di vista diverso e per questo prezioso sulle cose, sulle persone, sulla vita, sul mondo.
Noi donne abbiamo spesso molto da imparare da quell’adorabile, cinico disincanto con cui gli uomini leggono le vicende della vita e dalla loro capacità (a volte lapidaria) di sintesi; loro spesso hanno da imparare da noi quanto alla comprensione del mondo dei sentimenti e delle emozioni, o su faccende di stile, come vestirsi o arredare una casa etc. Loro sono la sintesi, noi il particolare e in questo senso siamo complementari.
Insomma una vera amicizia tra uomo e donna può essere un’esperienza divertente, coinvolgente, stimolante ed anche molto sinergica.
Ma è anche un po’ un campo minato. Cosa accade, ad esempio, se uno dei due inizia una relazione sentimentale? O se uno dei due si scopre coinvolto sentimentalmente in un modo che va oltre l’amicizia? O se questo sentimento “altro” lo aveva sempre covato (più o meno consapevolmente) per poi farlo venire alla luce in seguito e magari bruscamente?
Le teorie in proposito si sprecano, e c’è chi esclude categoricamente che un legame di questa tipologia sia sostenibile, chi fa molti distinguo, chi è largamente possibilista sul punto, cavandosela, in definitiva, con un “dipende”.
Di seguito riporto una libera traduzione ridotta di un articolo di Charles J. Orlando (www.theproblemismen.com), esperto di relazioni che ha il pregio particolare di affrontare queste faccende in modo poco preconcetto e invece accuratamente empirico.
Vediamo il risultato delle sue elucubrazioni.
Relazioni platoniche. Un uomo e una donna possono essere davvero solo amici, senza che il sesso si metta in mezzo? Lo ho chiesto a molte persone di categorie diverse, compresi alcuni esperti di relazioni, e ne sono venute fuori risposte interessanti.
Delle oltre 100 persone che ho intervistato, molte hanno dichiarato di avere relazioni – strette – con persone dell’altro sesso, relazioni che non hanno mai “debordato” su un terreno erotico. Ma allora cosa ne è dei nostri impulsi primordiali? E cosa accade quando in una amicizia di questo tipo uno dei due – o entrambi - avviano una relazione sentimentale?
Ovviamente la tensione erotica è un elemento che può minare alle radici un rapporto di questo tipo. A questo proposito, nel film Harry ti presento Sally c’è un dialogo memorabile.
Sally: siamo solo amici, ok?
Harry: Giusto, amici. E’ la cosa migliore… tu rendi conto, ovviamente, che non potremo mai essere amici, vero?
Sally: Perché no?!
Harry: Quello che sto dicendo è che uomini e donne non possono essere amici, perché il sesso comunque è in mezzo…
Sally: ma questo non è vero! Io ho amici maschi e non c’è mai stato del sesso tra noi.
Harry: No, non è così.
Sally: Sì è così
Harry: Non è così.
Sally: Sì, è così.
Harry: Pensi di averne amici maschi, ma non è così.
Sally: Stai dicendo che faccio sesso con questi uomini senza accorgermene?
Harry: No, sto dicendo che i tuoi amici vorrebbero tutti fare sesso con te!
Sally: No, non vorrebbero.
Harry: Sì che vorrebbero.
Sally: Non è così.
Harry: Sì.
Sally: Come lo sai?
Harry: Perché nessun uomo può essere amico di una donna che trova attraente. Vorrà sicuramente fare sesso con lei.
Sally: Quindi mi stai dicendo che un uomo può essere amico di una donna che non trova attraente?
Harry: No, probabilmente vorrà scoparsela lo stesso.
Sally: E se la donna non accetta di fare sesso?
Harry: Non importa, perché il sesso comunque aleggerà tra di loro, quindi l’amicizia è condannata senza appello, e fine della storia.
Al di là di questo dialogo cinematografico c’è la realtà di come gli uomini approcciano le relazioni – platoniche o di altra natura. Una teoria che spiega l’impossibilità di relazioni platoniche tra uomini e donne è conosciuta come Ladder Theory. Anche se è percepita come cinica, questa teoria ha un suo fondamento, essendo basata sugli impulsi primari/sessuali. Inoltre essa è perfettamente logica anche nell’arrivare alla conclusione che l’opzione “essere amici” semplicemente non sta in piedi.
La Ladder Theory è una spiegazione divertente ma scientifica dei meccanismi che regolano l’attrazione tra uomo e donna. Spiega anche alcuni meccanismi a causa dei quali talvolta le donne desiderano un’amicizia mentre gli uomini vorrebbero (sempre secondo la Ladder Theory) sempre sesso. E’ basata su accurate ricerche e test ed è stata esposta per la prima volta a Extern el 1994 da Dallas Lynn.
Il concetto che gli uomini considerino le donne innanzitutto come obiettivi sessuali emerge in diversi delle esperienze su cui è basato questo articolo.
[…]
Ma passiamo alle esperienze degli intervistati. Racconta Ric. “All’inizio avrei voluto una relazione sessuale con lei. Ma presto ho capito di non essere il suo tipo, così l’ho messa via e siamo diventati amici, complici. E lo siamo stati per tantissimo tempo, e non voglio nemmeno immaginare che vuoto ci sarebbe stato nella mia vita se non ci fosse stata lei. Anche se la nostra è una relazione platonica, ci capita di condividere lo stesso letto e di abbracciarci e coccolarci come una vecchia coppia di coniugi, ma, e so che questo è difficile da credere, non c’è mai stato un contatto sessuale tra di noi, e nemmeno lo vogliamo”.
Ma come vivono le donne queste relazioni? Sono abituate ad essere viste innanzitutto come obbiettivi sessuali, e solo secondariamente come persone dotate di intelligenza, opinioni e sentimenti? Ne ho parlato con DeAnna Lorraine, una esperta di relazioni e life coach di San Diego, chiedendole di darmi il suo punto di vista sia professionale che personale.
Charles Orlando: Può darsi che sia una domanda dalla risposta ovvia, ma parliamone. Diresti che l’attrazione influenza in modo determinante la decisione di un uomo di vedere una donna in una prospettiva romantica o semplicemente come un’amica? DeAnna Lorraine: Assolutamente sì. Non è bello ma non l’ho deciso io… parliamo di come gli uomini valutano le donne fin dal primo incontro. Le donne hanno vite completamente diverse in relazione alla loro prestanza fisica.
C.O.: Ma una volta superata la fase del corteggiamento, comincia la fase del fare colazione allo stesso tavolo, ed oltre all’attrazione è necessario che ci sia dell’altro. Quindi, non è proprio tra amici che possono nascere le migliori relazioni romantiche?
D.L.: Certo. Se si è amici prima di diventare amanti, è probabile che ne venga fuori una gran bella relazione. Ma di solito non va così. Anche in quella che appare come un’amicizia, una delle due persone è quasi sempre interessata ad una relazione romantica. Se prima si costruisce una solida amicizia e poi si attraversa il confine verso una relazione sentimentale, le cose possono funzionare molto bene.
C.O.: E qui c’è l’ostacolo. “Attraversare il confine” verso una relazione romantica può essere pericoloso per amici di lunga data, perché c’è il rischio di rovinare l’amicizia se le cose non funzionano. In che modo va fatto questo passo, per aumentare le possibilità di successo?
D.L.: Bisogna valutare se vale la pena di correre i rischi che attraversare quella linea comporta. Deve trattarsi di qualcosa di diverso da una situazione “one-night stand” in cui le cose sembrano giuste solo perché si è bevuto qualche cocktail di troppo. Se l’amicizia è importante, è meglio parlare prima di prendere iniziative su un piano erotico. Parlare apertamente è meglio. Ci sono valori in comune? Punti di vista sul fatto di avere bambini? Storie familiari affini? Obiettivi compatibili? Parlare di queste cose aiuta a capire se il terreno è adatto per gettarvi le fondamenta di una solida relazione. Procedendo in questo modo, il rischio collegato all’attraversare “il” confine è minore, e anche se la relazione romantica non nascesse nulla sarebbe perduto, perché tutto era basato sulla comunicazione, l’onestà ed il rispetto reciproco.
C.O.: Ma uomini e donne possono essere solo amici?
D.L: Non se uno o l’altra hanno un interesse romantico verso l’altra persona, perché siamo esseri umani dotati di impulsi sessuali e la persona interessata romanticamente sarà sempre tentata di varcare il famoso confine. E’ come avere una pietanza fumante e fragrante continuamente sotto il naso. Si può non averne strettamente bisogno, ma avere voglia do assaggiarla perché è proprio lì, ed è molto umano agire in base a questi impulsi. Io sono totalmente favorevole all’amicizia tra uomo e donna, quando davvero è possibile farla funzionare. La verità è che spesso sono le donne a covare attrazione, ma difficilmente si esporranno facendo il primo passo. Sono agli uomini ad agire e correre il rischio di rovinare l’amicizia.
C.O.: I tuoi clienti ti presentano questo tipo di tematica? Del tipo cercare di sedurre un amico?
D.L.: Sì…e il mio consiglio è di cercare di comunicare con l’altra persona. Cercare di capire se l’interesse è reciproco per contenere i rischi. Spesso una delle due persone non si rende minimamente conto dei sentimenti dell’altra, sicché il rischio che qualcuno sia ferito è molto alto. Spesso è l’uomo ad essere più confuso perché è nei maschi che gli istinti primari hanno maggior gioco.
C.O.: Hai mai avuto un amico-solo-amico?
D.L.: Personalmente? Sì e no. Ho vissuto amicizie platoniche in cui poi è emerso che lui voleva altro. Altre volte maschi che volevano la mia amicizia si sono poi rivelati non interessati alla stessa quando hanno capito che non avrebbero ottenuto nulla in termini romantici o passionali. Il che dimostra che, di base, a loro la mia amicizia non interessava. Può essere molto frustrante anche sul lavoro, perché ho avuto clienti che hanno provato a varcare quella famosa linea. Ho imparato ad essere molto assertiva mettendo “paletti” molto netti nei miei rapporti con i miei clienti maschi. Ed il fatto che gli uomini tendano più facilmente delle donne a confondere una relazione di amicizia con altro è la norma, come dimostrato da Georganne P. Bickle. Georganne che è autrice di “Dear Men: A True Story”, ed ha condiviso la sua esperienza personale in merito: “Uomini e donne possono essere solo amici, ma è difficile e raro. Entrambi devono “settarsi” su una relazione di complicità platonica senza null’altro. In passato ho avuto due amici maschi che trattavo come fratelli, che amavo come persone di famiglia. Il problema è che dopo un po’, in entrambi i casi è venuto fuori che volevano dell’altro, una relazione sentimentale, mentre non era lo stesso per me. Questo ha rovinato l’amicizia perché qualsiasi cosa facessimo insieme – vedere un film, una gita in bicicletta – il tema della relazione sentimentale aleggiava tra noi ed io non riuscivo più ad essere aperta, serena e fiduciosa nei loro confronti come prima.
A dispetto dei dati, c’è un certo numero di persone che dichiarano di avere relazioni solide, felici e volutamente non romantiche con persone dell’altro sesso. Daphne, ad esempio:
“Gary è il mio migliore amico dal 2006 e lo stesso sono io per lui. Non ho nessuna attrazione romantica nei suoi confronti e lo stesso vale per lui. La gente mi fa continuamente domande su questo, e il punto è semplicemente che io lo amo come persona e come amico, ma non mi sento attratta da lui nel modo in cui mi attraggono uomini con cui uscirei a cena. So che tiene a me (conosce anche il peggio di me!) e so che è come un fratello per me. Non c’è stato mai nulla di sentimentale tra noi, eppure la nostra amicizia mi crea problemi nelle mie relazioni con altri uomini. Sto attenta a parlare da subito di Gary ai ragazzi con cui esco per evitare malintesi ed ostilità, ma non allontanerei mai Gary dalla mia vita per causa di qualcuno con cui esco”.
E quindi, Daphne, perché non provare ad uscire con Gary? Perché non “capitalizzare” l’amicizia aggiungendole del romanticismo? “Cosa mi trattiene dal fare di Gary il mio ragazzo? Il fatto che non sono attratta da lui in QUEL modo. Tengo a lui come persona, ma non è il mio tipo. Io ho il mio ideale di maschio e Gary è molto diverso da quel modello. E sono convinta che lo stesso valga per lui perché esce con donne completamente diversamente da me”.
Spesso le amicizie tra uomini e donne nascono nell’infanzia e rimangono nella vita da adulti semplicemente senza che nessuna scintilla si accenda. Ad esempio, racconta Julie:
“Due dei miei migliori amici sono maschi. Siamo diventati amici al liceo un milione di anni fa e continuiamo ad essere amici adesso. Le loro mogli e mio marito non se ne preoccupano affatto. L’anno scorso la moglie di uno di loro gli ha regalato un biglietto aereo per venirmi a trovare, da solo. Non c’entra né il sesso né il romanticismo, siamo solo e soltanto amici di una vita”.
Ma questo influenza il tuo matrimonio, Julie? Parli, in dettaglio, del tuo rapporto con tuo marito con i tuoi amici maschi? “Se il mio matrimonio ne risente, beh io non me ne accorgo. Anzi, sono davvero convinta che a mio marito queste mie amicizie non creino nessun problema. Sa che lo amo e che loro sono solo amici. Se non c’è mai stato niente oltre all’amicizia per 25 anni, beh non succederà adesso. […] Tra di noi ci sono discorsi simili a quelli che si fanno tra amiche, ma sempre nel rispetto del mio rapporto con mio marito”
Ma a dispetto di queste storie di successo, la “minaccia” dell’attrazione in una amicizia di questo tipo rimane. Lauree Ostrofsky, Consulente di Comunicazione e Life Coach, ha questo punto di vista basato sulla sua esperienza professionale e personale.
“Questo argomento mi interessa personalmente, perché sono sposata ma ho sempre desiderato avere amici maschi. Adesso ho un paio di amici maschi, amici stretti. Con tutti gli amici si crea un coinvolgimento emotivo e con gli amici dell’altro sesso mettere dei paletti è fondamentale. Le dinamiche uomo donna possono trovare terreno fertile in una amicizia e sfociare in qualcosa di molto più profondo che può mettere a rischio il proprio matrimonio o relazione sentimentale che sia. Se ci sono problemi nel matrimonio, l’amicizia può riempire i vuoti e destabilizzare ulteriormente gli equilibri. La verità è che si può trarre da una relazione quel che si vuole. Si può amare il proprio partner ed apprezzare comunque il valore aggiunto che l’amicizia con una persona dell’altro sesso dà alla propria vita. Se limiti e paletti sono stabiliti con chiarezza, il rapporto può essere sano e gratificante. Questo è quello che ho fatto con i miei amici maschi. Anche se ho percepito dell’attrazione, il valore dell’amicizia ha superato le ipotesi su quel che avrebbe potuto essere”.
E le conseguenze del trasformare una forte amicizia in altro possono essere dirompenti, non solo per le persone direttamente interessate ma anche per gli altri che siano indirettamente coinvolti. Le seguenti risposte sono anonime per proteggere gli intervistati (e i loro matrimoni).
“Sono il tipo di persona che ha varcato il confine…spesso. Durante l’Università sono diventata amica di ragazzi con cui condividevo l’appartamento, ed ho poi realizzato quanto avevamo in comune. Ma lì per lì ho evitato di dare peso a questa chimica. Ma alcuni anni dopo, quando entrambi ci siamo ritrovati single, abbiamo provato a trasformare l’amicizia in altro ed, a distanza di due anni, sta funzionando a meraviglia! Ci sono state questioni legate agli altri nostri amici all’inizio, ma io consiglio alle altre persone di fare un passo come quello che ho fatto io, accertandosi però che la persona ne valga la pena!”
“Avere amici maschi può mettere alla prova la propria relazione sentimentale. Mio marito non crede nelle amicizie tra uomo e donna, ma lui ha amiche donne, mogli di amici o donne con cui in qualche modo si relaziona… ma sulle mie amicizie con maschi – a meno che non siano gay – è totalmente diffidente e lapidario. Non si fida di queste situazioni perché “qualcosa” potrebbe accadere. Ovviamente è un tema di fiducia che sta creando problemi al nostro matrimonio. Io non ho smesso di avere amici maschi ma mi relaziono con loro di nascosto da lui. O ci parliamo via email. E’ buffa la mia situazione con un amico straniero. C’è stato un tempo in cui se lui mi avesse chiesto di iniziare una relazione, gli avrei risposto di sì. Ma non pensavo lui fosse interessato. L’anno scorso quando l’ho rivisto a cena, dopo molti anni, mi ha detto che c’è stato un periodo, prima che io mi sposassi, in cui ha pensato molto all’ipotesi di una relazione seria con me. Se solo avessi saputo… se solo avesse detto qualcosa…. la mia vita sarebbe diversa oggi. Ma non è accaduto e questo è quanto. Oggi sono qualcosa di simile ad una sorella per lui”.
Situazioni diverse portano a conclusioni diverse ma il punto fermo che ne emerge è questo: per mantenere una relazione di amicizia con una persona dell’altro sesso, la comunicazione aperta e chiara è essenziale. E questo riguarda sia la comunicazione tra i due amici che quella con le persone che hanno relazioni sentimentali con loro.
I sentimenti di tutte le persone coinvolte devono essere tenuti nella giusta considerazione, per evitare esiti “traumatici” o epiloghi comunque non piacevoli e non costruttivi.
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