La scorsa settimana mi sono imbattuta in uno dei film più romantici degli ultimi venticinque anni: Titanic. Certo, l’epilogo è mortifero, e con tutta onestà, Kate e Jack sono davvero smielati e ad alto rischio diabetico. Però se c’è una certezza a cui si arriva dopo quattro ore di film e di tragedia è che i due si amano. E si amano talmente tanto da rinunciare una alla vita da milionaria, l’altro alla vita. Poveri illusi.
Chi lo farebbe oggi? Nessuno. E meno male aggiungerei! Però tra il sacrificio umano e il riuscire ad avere relazioni sane, c’è una dannata via di mezzo o quanto meno, ci dovrebbe essere. Invece oggi è tutto difficile.
Le relazioni sono diventate un contenitore di dubbi, di insicurezze di paure. C’è da dire che a quarant’anni si è molto più cinici e meno lanciati. Ma siamo sicuri che dipenda dalle esperienze di vita e non dai sentimenti che proviamo?
Tiziano Ferro ha detto che “l’amore è una cosa semplice”. Ha ragione?
Mi guardo intorno e non so quanto questa affermazione sia veritiera. Voglio dire, forse l’amore può essere semplice quando hai venticinque anni e non hai preoccupazioni, famiglia, figli. Però allo stesso tempo, un sentimento così autentico e puro non può essere così complicato da comprendere.
Perché sta diventando tutto così difficile? Perché non si può seguire la formula “ci amiamo, ce lo dimostriamo e progettiamo insieme”?
Non è che uno chieda chissà cosa. Solo un po’ di pace emotiva. Solo trovare qualcuno che in qualche modo, aggiunga alla nostra vita, invece di renderla un inferno sulla terra.
Eppure è esattamente il contrario. Donne in gamba tormentate sui sentimenti dei propri partner, difficoltà nel comunicare, dubbi amletici da far venire l'ansia anche a Shakespeare, litigate furiose e insoddisfazioni perenni.
E poi c’è la domanda chiave: ma questa persona, mi ama o non mi ama?
Caro Tiziano, ma davvero pensi che l’amore sia una cosa semplice?
No, perché a me sembra più un cubo di Rubik dove non riesci mai a far quadrare tutti i colori. E quando pensi di essere arrivato finalmente alla soluzione…poof! Devi ricominciare. Le persone sono complicate. Gli adulti ancora di più. Chi è separato e combatte con ex e figli, è tipo una chimera. Ma questo vale anche per i single quarantenni. Siamo una generazione di broccoli bolliti spaventati dalla propria ombra, terrorizzati dall’idea di innamorarsi e di non essere ricambiati, di soffrire di essere feriti e distrutti dall’amore per l’altra persona. E Soprattutto, di amare qualcuno che non ci ricambi totalmente.
Sto pensando alla mia situazione attuale e posso confermare a tutte voi che sono nella merda. Che sono innamorata di qualcuno che mi sta facendo venire i capelli bianchi. Mi sento come Catullo in Odi et Amo, a tratti borderline, a tratti bipolare. Da rinchiudere, insomma.
Le emozioni si susseguono a cascata e non posso fare altro che chiedermi: ma chi cazzo me l’ha fatto fare?
Certo, sto vivendo dei momenti sublimi, unici e inimitabili. Sono una passionale che ancora vive di emozioni e crede nell’happy ending. Pensate che cogliona. Roba che Bridget Jones mi fa un baffo.
La scorsa settimana una mia amica mi ha raccontato del suo grande amore. Peccato che lei sia innamoratissima ma dubita di lui perché l’uomo in questione è sfuggente e poco presente. Mia cugina combatte da anni con un tipo affascinante e poco affettuoso che come può la critica (quindi è anche narcisista) ed io…sono nella merda. Sono un ibrido tra Bridget e Carrie, combattuta tra il sentimento e i dubbi che mi dilaniano i pensieri. Metto sul piatto della bilancia pro e contro, analizzo con attenzione certosina ogni comportamento ma mi sembra di ristagnare nello stesso pantano... e così, mentre addentavo il mio pezzo di pandoro davanti al film “La verità è che non gli piaci abbastanza” ho avuto una sorta d’illuminazione catartica.
Per quanto l’amore possa essere complicato, quando c’è, lo sentiamo. Se una persona tiene a noi farà di tutto per dimostrarcelo. Con la presenza, le attenzioni, le dolcezze. Sarà una spalla solida su cui appoggiarsi.
Sarà il nostro primo fan.
Sarà un valore aggiunto.
Sarà qualcuno che stimiamo e di cui percepiamo la lealtà.
Sarà un compagno di avventure per scalare la montagna della vita.
Sarà protettivo, presente, mai fuori posto.
Sarà il nostro punto di riferimento.
Sarà un supporto inamovibile.
Sarà tutto questo se ci ama.
E fidatevi, che un uomo che ama profondamente, sa come dimostrarlo. Anche il più freddo e distaccato davanti alla donna che ama, si scioglie. Certo non tutti gli uomini sono in grado dimostrare i loro sentimenti, ma troveranno sempre un modo, se pur impercettibile di farci capire quanto ci tengono.
Tutto il resto, non è amore. E’ un surrogato. E’ qualcosa che ci porta ostinatamente a volere quella persona che per una serie di motivazioni, non è disponibile emotivamente. O quantomeno, non lo è con noi. Non ci ama. E se state pensando che la vostra situazione è diversa perché lui vi cerca e vi fa capire che ha piacere a trascorrere del tempo con voi, mi dispiace deludervi ma vi state illudendo. Quello che vi da sono briciole. Se percepite che c’è e non c’è, che a tratti sfugge e che non progetta nulla con voi… sapete qual è la risposta. Non appena troverà una nuova preda, sarete catapultate nel dimenticatoio.
Quando c’è sentimento, in qualche modo si sente. E se non si sente, c’è qualcosa che non va. Certamente ci sono uomini più freddi e razionali, che dimostrano poco i loro sentimenti. Non è tutto drasticamente bianco o nero. Ma qui la scelta è vostra.
Ne vale la pena? Dobbiamo tenerci un disfunzionale emotivo solo perché ne siamo innamorate?
Ci meritiamo il massimo, non il minimo sindacale.
Siamo donne, non formiche (disse la sublime Marylin).
Dico queste cose, perché è l’ambiguità che ci mette in crisi. Ma non esiste ambiguità se c’è amore. Non può esserci perché i sentimenti non sono autocontrollo e distacco.
Quando un uomo li prova, ha bisogno con tutto se stesso di dimostrarlo.
Chi non lo fa, non prova nulla di quello che provate voi.
Una volta capito questo, sarete più in grado di prendere la decisione migliore per voi e per la vostra vita. C’è anche ci sceglie di andare avanti e di continuare a crederci. Ognuno è libero ed è giusto che senta la propria vocina interiore.
Ma non ha molto senso perdere tempo con chi non ci apprezza.
Accettiamo che non tutte le storie possono andare bene anche se proviamo dei sentimenti fortissimi. Accettiamo che ogni persona entra nella nostra vita per insegnarci comunque qualcosa. E’ doloroso, ma assolutamente necessario.
Solo così potremo prendere le redini della nostra vita e spiccare il volo.