OK, lo ammetto subito: sono una ex appassionata di cattivi ragazzi.
E non sto parlando di gioventù bruciata che corre in moto, fuma sigarette e vive al limite. Parlo di uomini che non mi trattavano bene. Non mi chiamavano quando mi avevano detto che lo avrebbero fatto, non erano sinceri sui loro sentimenti e preferivano lasciarmi nel dubbio, mi facevano sentire come se i miei sentimenti nei loro confronti fossero una mia svista e non una conseguenza dei segnali contraddittori che loro mi davano.
E invece respingevo uomini gentili, che volevano onorarmi ed adorarmi. Di solito attribuivo le mie scelte alla mancanza di chimica. Pensavo che semplicemente non capitasse di essere attratta fisicamente dagli uomini più gentili. Ma non mi ero fermata a fare il punto e confrontare gli uomini per cui sentivo chimica con quelli che non me suscitavano.
Quando finalmente mi sono messa sulle tracce delle macerie delle mie relazioni per capire come mai la mia vita sentimentale fosse sempre così frustrante, mi sono francamente sentita in imbarazzo per aver permesso a degli uomini di trattarmi così come avevano fatto. Dovevo usare la mia curiosità, ed il mio coraggio, per vedermi da fuori. E scavare in profondità per capire perché ero sempre stata attratta da uomini emotivamente non disponibili e vedere (ed accettare) che questo meccanismo, cosa poco rassicurante, dipendeva totalmente da ME.
Ho passato qualche anno a curare la mia dipendenza dai cattivi ragazzi ma oggi provo solo gratitudine verso quel periodo della mia vita. Il mio modo di relazionarmi con questi uomini ha portato alla luce le mie profonde paure dell'amore e le mie insicurezze sul mio valore. Mi ha insegnato a vedere il mio "lato oscuro". E tutto questo mi ha portata ad una consapevolezza - una accettazione di tutte le parti di me stessa - nella mia vita che non avrei saputo raggiungere altrettanto rapidamente senza di loro.
Permettendo a questi uomini semplicemente di essere, ne ho fatto miei maestri. E mi ci è voluto del tempo per andare lì - per iniziare a ricevere l'amore e l'affetto che merito - perché il mio inconscio ostacolava questo processo.
Ti capita lo stesso? Ti accorgi che fai fallire le relazioni con uomini che ti trattano bene attribuendo la situazione alla mancanza della famosa "scintilla"?
Beh, in realtà quella mancanza di attrazione può nascere da qualcosa che sta più in profondità: una paura di fidarti che nasce dal tuo inconscio.
Il nostro ego è la parte della nostra mente che continuamente ci ammonisce sui nostri "errori" e sui motivi per cui non siamo abbastanza. Quando i rimproveri dell'ego sono abbastanza convincenti, esso ci trattiene tra i suoi artigli. Proprio lì dove vuole che stiamo: fermi, bloccati.
Ma non è la voce dell'ego la più potente. A spadroneggiare davvero sono le urla silenti del nostro inconscio. Questa parte della nostra mente legge il mondo come se fosse una gigantesca macchia di inchiostro, proiettando ogni sorta di significato su avvenimenti che di per sé sarebbero neutri.
Se il nostro inconscio ha paura della vulnerabilità, resiste alla perdita di controllo, è condizionato dalla convinzione di non meritare amore (o da una miriade di altre ragioni per sottrarsi), probabilmente si avvertirà repulsione verso coloro che autenticamente cercano connessione ed amore. Quando un partner si mostra presente e pronto ad amare, la tua mente leggerà il suo comportamento da un punto di vista di sfiducia e paura del legame.
Se continui a non vedere questa parte di te, ci sono buone possibilità che tu vada a sabotare le tue relazioni con queste persone emotivamente disponibili proprio perché il tuo subconscio non è pronto per esse. Potresti sabotare sottraendoti alla relazione o al contrario facendo troppa pressione, entrambi sottili modi per spingere l'altra persona a lasciarti per sentirti nuovamente al sicuro.
E questo era il motivo per il quale io continuavo ad attrarre uomini corrispondenti all'archetipo del bad boy: essi permettevano al mio inconscio di stare al sicuro confermandomi che avevo ragione riguardo ai rischi dell'amore.
Ma andando incontro a queste parti di me, mi sono liberata da quella paura. Ma non fraintendermi: il fatto che io sia una love coach non vuol dire che abbia risolto tutto riguardo all'amore. Ma mentre nove anni fa ero convinta che un giorno mi sarei risvegliata come una Wonder Woman, oggi mi sono alzata consapevole della mia umanità, come faccio ogni giorno.
Prendo ancora un sacco di abbagli riguardo all'amore e mi sento tesa quando avverto che mi sto innamorando di qualcuno. Mi sento insicura e spesso incerta su come comportarmi con quella persona e costantemente con la sensazione di stare sbagliando tutto.
Ma quello che è cambiato per me - e che può cambiare anche per te - è che adesso sono in grado di provare una chimica pazzesca per uomini che mi trattano bene. Non desidero più sabotare queste relazioni perché non ho più paura di questo tipo di amore.
E anche tu non devi averne paura. Meriti di essere coccolata e onorata. Calmati e chiediti: sono pronta per questo? Fatti viva e condividi con noi la risposta che ti darai!
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Questo articolo è stato tradotto e pubblicato previa cortese autorizzazione dell’autrice.