Le persone che cercano costantemente di evitare i conflitti espliciti sono spesso persone passivo-aggressive. È il loro modo di mascherare l’ostilità e la rabbia. Ma è comunque rabbia quella che proiettano ed il loro comportamento, apparentemente in modo involontario, può confondere le persone che ne sono destinatarie. A livello superficiale, la persona può mostrarsi abbastanza gentile ma le sue intenzioni, i suoi atteggiamenti e comportamenti sono in realtà alimentati dall’ostilità.
Molti di noi hanno a che fare settimanalmente se non quotidianamente con persone passivo-aggressive. Interagire con loro probabilmente ti fa sentire come se fossi sulle montagne russe. Queste persone non avranno un atteggiamento apertamente ostile o arrabbiato nei tuoi confronti ma proietteranno comunque rabbia in modo indiretto, alzando gli occhi al cielo, non restituendo le telefonate, uscendo da una stanza quando entrerai o con altre forme di ostilità non esplicita. Se sei destinataria di comportamenti passivo-aggressivi, sai bene quanto frustrante, estenuante ed irritante possa essere subire questa situazione.
Le persone passivo-aggressive tendono costantemente ad ottenere che altri facciano le cose per loro attraverso comportamenti manipolatori. I comportamenti passivo-aggressivi non sono altro che questo, manipolazione emotiva al fine di ottenere ciò che vogliono senza dover mostrare i loro veri sentimenti ed intenzioni.
Un articolo su “Barking up the Wrong Tree” spiega molto bene le modalità manipolatorie di una persona passivo-aggressiva.
Non chiedono mai espressamente ciò che vogliono. Si lamentano o seducono o mettono il broncio… finché qualcuno non offre quel che cercano. Ma loro non avevano chiesto nulla, e quindi non ti devono nulla. Hey, tu ti sei offerta. E rivendicano di essere le persone più buone e gentili del mondo. Che non farebbero male a una mosca. Però attaccano gli altri intorno… ma sempre facendo in modo da poter negare successivamente.
Non è mai colpa loro. Non sono delle cattive persone. Anzi, a sentir loro, sono sempre le vittime.
I comportamenti passivo-aggressivi si presentano quando una persona non è capace di dire “no”. Vogliono compiacere gli altri, hanno paura del rifiuto, o semplicemente non vogliono deludere e quindi continuano a dire sì quando dentro di sé stanno dicendo no. Quindi riflettono la loro ostilità verso la situazione con comportamenti negativi ed indesiderati.
Smascherare una persona passivo-aggressiva
Quale che sia la ragione di un comportamento passivo-aggressivo, esistono strumenti per gestire la situazione una volta che la hai correttamente riconosciuta. I comportamenti passivo-aggressivi si presentano in molti modi tra cui i seguenti:
- Sarcasmo
- Tendenza a rimandare
- Sabotaggio sottile
- Fingere di non capire
- Tendenza ad evitare
- Ritardi
- Tendenza a creare problemi
- Esclusione volontaria di altri
- Complimenti ambigui
- Non volontà di lavorare in team
- Mancanza di cooperazione
- Alzare gli occhi al cielo
- Tendenza a mettere il muso o a tirarsi indietro
Il Vampiro Energetico
Il problema quando si è destinatari di comportamenti passivo-aggressivi è che essi confondono e sono emotivamente estenuanti. Le parole che la persona dice contraddicono il suo comportamento in un modo o nell’altro. La sua non volontà di esplicitare il problema sottostante è legata al fatto che sta usando una strategia di comportamento passivo-aggressiva.
Quel collega che dice che ti aiuterà su quell’importante progetto che va consegnato al capo in due giorni ma poi ignora le tue telefonate ed i tuoi messaggi sta probabilmente mettendo in atto una strategia passivo-aggressiva. Dicono che ti aiuteranno, ma poi non riesci a metterti in contatto con loro, la tua scadenza si avvicina e tu avevi contato sul loro aiuto. Ti avevano detto di sì, quindi adesso è frustrante e sconcertante che non si rendano raggiungibili. Forse hanno detto di sì per paura di deluderti. Non volevano fare la parte di chi si tira indietro. Le loro parole ti dicevano che ti avrebbero aiutato, ma adesso il loro comportamento ti sta dicendo la reale verità. Non avevano intenzione di aiutarti, o può anche darsi che abbiano pensato di aiutarti, ma profondamente dentro di sé sapevano che non volevano aiutarti, ma dirti di sì era la cosa più facile e sbrigativa da fare in quel momento.
Intanto tu sprechi le tue energie cercando di aprire un dialogo. E contemporaneamente cerchi di capire perché non ottieni risposte. Ad esempio, potresti immaginare che questa persona abbia avuto una emergenza familiare, o che ce l’abbia con te per qualche motivo, o che si sia dimenticata dell’impegno preso. Sprechi ogni energia mentale cercando di indovinare cosa stia succedendo e perché non si stia mettendo in contatto con te. Quindi si ripresenta con una scusa debole sul fatto di non averti risposto e a quel punto tu realizzi che ti stava evitando perché in realtà non voleva aiutarti. Diceva sì ma in realtà intendeva no.
Gestire persone passivo-aggressive può essere estremamente frustrante, portarti via un sacco di tempo e farti arrabbiare tantissimo. Alla fine, senti che hai buttato un sacco di energie in questo. Ma ci sono dei modi efficaci per gestire queste persone nella tua vita limitando i danni che possono provocarti.
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Non c’è un modo universalmente valido per gestire una persona passivo-aggressiva. Dipende da molte cose, ad esempio da quanto sei costretta dalle circostanze ad interagire regolarmente con questa persona (ad esempio, se avete un rapporto di lavoro) o se invece hai la possibilità di limitare le tue interazioni con lei.
Ecco alcuni strumenti per gestire con successo una persona passivo-aggressiva:
1. Riconosci il comportamento passivo-aggressivo e discuti il problema reale
Le persone passivo-aggressive agiscono in questo modo perché sotto c’è una questione taciuta. Ci sono una ostilità ed una rabbia sottese che stanno proiettando all’esterno attraverso i comportamenti passivo-aggressivi.
Quel collega che ti dice sempre di “sì” quando in realtà intenderebbe dirti “no” forse ha paura di perdere il lavoro e quindi continua a dire di sì quando ha già un carico di lavoro maggiore di quello che riesce a gestire Può darsi che sia arrabbiato con sé stesso per aver detto di sì, o che ce l’abbia con i colleghi che non si accorgono di quanto sia già oberato di lavoro, o con il capo che non si accorge di quanto già faccia sul lavoro. Questa rabbia può portare a boicottare i colleghi quando si fa un lavoro di gruppo, a presentarsi in ritardo alle riunioni o a non seguire con il giusto impegno progetti che andrebbero completati entro delle precise scadenze.
Se la persona passivo-aggressiva si comporta continuamente così e tu non puoi evitarla perché ci lavori insieme o ci vivi insieme, allora ti è necessario affrontare il problema.
Nel dialogare con questa persona, hai diversi modi a disposizione per rendere produttiva ed evitare che ti si ritorca contro rendendo la persona ancora più arrabbiata nei tuoi confronti.
Eccoti qualche dritta.
Rimani calma e composta durante la conversazione.
Approccia la conversazione cercando di assumere il suo punto di vista e di metterti nei suoi panni ed esprimi il fatto di essere lì per capire ed aiutare.
Sii gentile.
Se la persona pensa che tu sia lì per stanarla o che la stai incolpando, non parteciperà alla conversazione in modo onesto ed aperto.
Cerca di portare la persona a riconoscere che un problema più profondo e nascosto sia la causa del suo comportamento passivo-aggressivo.
Fallo in modo da creare un contesto di comprensione ed attenzione sicché la persona possa guardarsi dentro sentendosi a suo agio. A questo punto è il momento di tirare fuori la questione chiave, perché questo è l’unico modo di scoprire cosa sta determinando un comportamento passivo-aggressivo. Tu non puoi cambiare i loro comportamenti se non elimini il problema o non li aiuti nella ricerca di una soluzione.
Mostra compassione.
Sii comprensiva. Comprendi che il comportamento passivo-aggressivo è la modalità che la persona ha scelto per affrontare un problema che non sa gestire direttamente, che è il motivo primario che ha determinato la situazioni. Realizza che in questa dinamica stai giocando la parte dell’adulto nel risolvere la situazione, ma che il tutto è orientato al miglioramento del rapporto.
Evita di assumere un tono giudicante.
Se agisci in modo giudicante, questo metterà la persona ancora più sulla difensiva e la renderà ancora più arrabbiata nei tuoi confronti.
Lascia che la persona si esprima ed ascolta attentamente.
Molto spesso le persone sono passivo-aggressive perché pensano che nessuno ascolterà i loro problemi, o che comunque non saranno comprese. Sii una attenta ascoltatrice e rispondi puntualmente su ciò che stanno dicendo dimostrando che stai ascoltando e comprendendo ciò che dicono.
2. Metti delle regole e sii molto specifica
Una volta che hai portato alla luce il vero problema, attraverso la discussione, puoi fissare nuove regole e confini. Mettere i paletti è la tua occasione per comunicare cosa potrai tollerare o meno nel prosieguo della relazione.
Ad esempio, se si tratta di un collega che si è sentito schiacciato da un carico di lavoro eccessivo, e questo è stato il motivo che lo ha reso arrabbiato ed ha determinato i comportamenti passivo aggressivi, allora stabilisci dei nuovi criteri. Fai sapere che i ritardi non sono accettabili, né lo è essere inaffidabili sui progetti di gruppo. Chiarisci che non si deve sempre dire di sì, ma che se lo si dice bisogna comportarsi di conseguenza. Suggerisci di rivedere le priorità sul lavoro. Evidenzia che migliorare le cose sul lavoro dipende esclusivamente da lui/lei.
Invece, stabilire i criteri è compito tuo. Chiarisci bene cosa non accetterai più nella relazione. Se si tratta di lavoro potrai specificare che non saranno tollerati i ritardi, o il fatto di non collaborare correttamente col gruppo, o il fatto che i messaggi rimangano senza risposta.
3. Evita di entrare in dinamiche di tipo “Occhio per occhio”
Non entrare in dinamiche di ripicca perché alla fine potresti perderci anche tu. Giocare su questo piano porta solo ad ostilità da entrambe le parti. Sii superiore semplicemente evitando di entrare in questo tipo di dinamica.
Hai due possibilità. La prima è discutere del problema (punto #1). La seconda opzione, se questa persona non ha un ruolo essenziale nella tua vita ed i problemi che crea sono superiori ai benefici, è valutare la possibilità di limitare il tempo che le dedichi (punto #5).
Qualsiasi cosa tu faccia, resisti all’impulso di giocare la partita passivo-aggressiva con questa persona. In alcune situazioni ad esempio di tipo familiare, queste dinamiche vanno avanti per anni. La tensione aumenterà di continuo man mano che la situazione si trascina. La sola soluzione è lavorare a curare la relazione, ristabilire i paletti oppure semplicemente evitare una relazione con quella persona.
4. Riconosci che non dipende da te, ma da loro
Ci sono diverse tipologie di persone al mondo. Le persone aggressive faranno quello che vogliono a qualsiasi costo. Le persone assertive si impegneranno per raggiungere ciò che vogliono o di cui hanno bisogno, ma sapranno anche dire di no o chiedere aiuto. Le persone passivo-aggressive sono una ulteriore categoria di persone che tenderanno a manipolare gli altri emotivamente. Maschereranno i loro veri sentimenti coprendo la loro rabbia, ostilità o altre emozioni negative attraverso comportamenti indiretti come quelli menzionati nell’articolo (ad esempio ritraendosi, creando problemi, alzandogli occhi al cielo, ricorrendo al sarcasmo o a forme sottili di sabotaggio).
E non è colpa tua se queste persone non sono in grado di esprimere verbalmente problemi e questioni irrisolte Per interrompere il comportamento passivo-aggressivo, queste persone devono trovare un modo di esprimere ciò che sentono verbalmente piuttosto che con comportamenti negativi. Ma alcune persone non realizzano mai di essere in questo schema di comportamento, oppure non si sforzano minimamente di cambiare.
Questo ti mette nella posizione di dover decidere se vuoi continuare a relazionarti con questa persona. Alla fine, non hai altra possibilità che prendere le distanze, se il passivo-aggressivo sceglie di non cambiare dopo che avrete affrontato l’argomento.
5. Prendi le distanze
Allontanati letteralmente. Limita il tuo tempo e le tue interazioni con la persona passivo-aggressiva se non vuoi subire la sua personalità e le sue modalità manipolatorie.
Se i comportamenti passivo-aggressivi superano il valore aggiunto che questa persona apporta alla tua vita, puoi considerare l’opzione di andare avanti senza di lei. Di solito questo è più facile se si tratta di semplici conoscenti. Se si tratta di un amico stretto o di un componente della tua famiglia, farai bene a prepararti a dare delle spiegazioni del tuo allontanarti. Se è un collega e non ci sono altre possibilità, fai riferimento ai consigli #1 e #2.
Riconosci di avere scelte ed opzioni. Se si stratta del tuo capo e tu non vedi alcuna possibilità che questa persona cambi, allora per la tua salute emotiva e mentale considera la possibilità di cercare un nuovo lavoro.
Una persona passivo-aggressiva non cambia facilmente, quindi tieni sempre a mente che stai trattando con una personalità di questo tipo.
Decidi di fare qualcosa – è sempre meglio che non fare nulla.
Comunque tu decida di gestire le cose con la persona passivo-aggressiva, considera che qualsiasi decisione tu prenda è meglio che lasciare andare le cose così come vanno e degenerino.
Una persona di questo tipo non cambierà magicamente all’improvviso. La maggior parte delle volte, i loro comportamenti si riproporranno creando problemi nel tempo. La scelta è tra affrontare questi comportamenti con decisione, oppure abbandonare la relazione. Entrambe le scelte sono meglio che lasciare che le cose vadano per il loro verso, continuando a peggiorare ed a deteriorarsi.
Psychology Today così dice su questo tema:
"Nel lungo periodo, i comportamenti passivo aggressivi possono essere più dannosi per le relazioni dell’aggressività. Nel tempo, le relazioni con i passivo-aggressivi diventano confuse, scoraggianti e disfunzionali."
Non lasciare che una persona passivo-aggressiva ti trascini su una giostra emotiva. Affronta il problema, che sta in loro e non in te, oppure ti poteranno sempre su una strada distorta finché non li metti di fronte all’evidenza.
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Questo articolo è stato tradotto e pubblicato su cortese autorizzazione dell'autrice. Puoi trovarne la versione originale, pubblicata sulla rivista di lifestyle e self-help Lifehack, cliccando qui.