Ritrovare fiducia e superare una ferita… in 3 passi

Shelly Bullard Shelly Bullard, 20 ottobre 2015
Quando vecchie ferite riemergono Quando vecchie ferite riemergono

Non intrattenerti troppo con le storie che la tua mente ti racconta.

La settimana scorsa ho ricevuto una mail da un mio ex fidanzato. Mi chiedeva un favore – voleva che lo mettessi in contatto con una persona che conosco. E in questa e-mail ha scritto il mio nome in modo sbagliato.

Mi rendo che per molte persone questa non sarebbe certo una cosa importante. Che importa, ha scritto così per errore. Ma per quanto mi riguarda, questa cosa mi ha mandata totalmente fuori controllo.

E la ragione per cui questa faccenda mi ha toccata profondamente è quello che è accaduto ha toccato le mie più profonde vulnerabilità e paure: sentirmi invisibile, non amata e totalmente ignorata.

Anche se non provo più sentimenti di tipo romantico verso questa persona, ciò non è bastato a non a non farmi, come si suol dire, partire l’embolo. Perché quando ci sentiamo minacciati, offesi nel profondo – non conta chi siamo o a che punto della nostra vita siamo – il problema in realtà non è mai l’altra persona.

Ciò che davvero sta accadendo è che vecchie ferite emergono in superficie.

Le mie ferite più profonde hanno a che vedere con l’essere dimenticata ed abbandonata – ed esse riemergono ogni volta che ho la sensazione di essere ignorata, invisibile. E per quanto io sappia quanto mi fa star male il fatto che queste ferite riemergano, so anche che esse mi offrono una opportunità per evolvermi, per crescere.

Non molto tempo fa io, non avrei saputo come gestire una situazione in cui le mie più profonde paure venissero toccate, risvegliate. Con ogni probabilità avrei reagito insultando il mio partner, mi sarei sentita una vittima, avrei cercato di cambiare il suo comportamento, mi sarei sentita una persona orribile. E nessuna di queste cose mi avrebbe fatta sentire meglio.

L’unica cosa che davvero mi ha aiutata a stare meglio è imparare ad amare me stessa grazie all’esperienza, ed è quello che mi piacerebbe insegnare a te a fare, adesso.

In questo articolo, parlerò di tre passi attraverso i quali è possibile ristabilire fiducia quando le tue insicurezze e ferite emergono all’interno di una relazione. Imparare a a placarti ti riporterà alla tua serenità interiore, e così potrai tornare a sentirti la persona bella, incredibile e fiduciosa che sei.

Step 1: renditi conto che ti senti minacciata quanto prima è possibile

La consapevolezza, soprattutto la consapevolezza di cosa senti e di come ti senti, è la chiave della tua crescita personale. Se non sei consapevole, soprattutto quando ti senti minacciata, finisci per avvitarti sempre nelle stesse situazioni.

La ragione per la quale la consapevolezza è tanto importante è che essa ti separa dal dolore che vivi. Quando ti senti minacciata nel profondo, sei completamente sopraffatta da ciò che senti... L’unico modo per impedire ai tuoi sentimenti di sopraffarti è accorgerti di quello che succede dentro di te. Quando ti osservi da fuori, smetti di reagire e cominci a testimoniare, ad osservare ciò che ti accade dall'esterno.

Come fai a riuscirci? Ciò che devi fare è riconoscere che qualcosa è accaduto e che questo qualcosa ti fa stare male. Non cercare di analizzare quel che è accaduto, non cercare di risolvere, non cercare di aggiustare le cose. Semplicemente vivi l’esperienza dentro di te.

Questo è quello che ho fatto quando ho ricevuto la mail di cui ti parlavo poc’anzi: ho realizzato quanto fossi reattiva rispetto a quella mail, e quanto male mi facesse sentire dentro di me. Visto che mi era già accaduto, ho capito anche che questo era il modo in cui le mie ferite salivano in superficie. Essere abbandonata, essere ignorata, le due cose che temo di più al mondo, ed era così che mi stavo sentendo.

Ho continuato a respirare, “testimoniando” quello che mi accadeva come da fuori, ed ho sentito le sensazioni e le emozioni che mi attraversavano.

Questo non è facile da fare, ma ti accorgerai che metterti in questa modalità abbassa rapidamente il livello del tuo malessere e del tuo disagio. Più sei presente a te stessa, più rapidamente riesci a tornare al tuo stato normale.

Step 2: Non intrattenerti troppo con le storie che la tua mente ti racconta

Ok, il fatto riguardo al nostro cervello è che esso talvolta mente. Oppure… occulta la realtà. Le nostre menti (ed il nostro ego) amano fra rientrare le nostre esperienze nelle narrazioni che siamo abituati a fare a noi stessi.

Ad esempio, se le tue ferite sono simili alle mie (e cioè si concentrano intorno all’essere dimenticata ed abbandonata), in quel caso qualsiasi pur piccola trascuratezza nei tuoi confronti tu noti in qualcuno che ti è caro ti porterà a fare mille ipotesi e costruire storie su ciò che può essere accaduto. “Questa persona non mi vede, non mi conosce, non si interessa a me…

Il dolore di sentirsi abbandonati è così acuto che la mente cerca subito una spiegazione. Ma più indugi nel raccontarti certe storie, più ne soffrirai e più esse tenderanno a ripetersi. È così che funziona… ripetere a noi stessi certe narrazioni ci tiene prigionieri delle nostre ferite.

Nel mio caso, che il mio ex sappia o meno scrivere correttamente il mio nome non è la cosa che davvero mi tocca. Ciò che il mio ego – o il mio sé ferito – vuol fare è usare questo episodio per convincermi che lui non mi ha mai veramente capita e che in realtà se ne è sempre fregato di me – ma non è così. Quanto meno peso do a questa narrazione, tanto meno potere essa avrà di buttarmi giù!

Quando ti senti minacciata, non indugiare in queste storie, perché sono le tue ferite che ti stanno parlando. Indugiare in questi ragionamenti ti farà solo stare peggio,

Invece, respira e acquista consapevolezza di ciò che stai sentendo. Se ti concentri su ciò che il tuo corpo sente, riduci il potere della tua mente di farti del male.

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Step 3: Prova compassione per la parte di te che si è sentita minacciata

Il passo finale per gestire al meglio le situazioni in cui ti senti emotivamente minacciata è aprire il tuo cuore e sentire compassione per te stessa.

Ogni volta che ti senti minacciata, ciò che sta accadendo è che una parte ferita di te sta emergendo in superficie. Tutti abbiamo ferite nel nostro passato: ciò è parte ineliminabile del nostro essere umani. Le tue ferite non sono qualcosa che devi condannare o soffocare – sono qualcosa di cui prenderti cura.

Il modo in cui riesco a farlo è pensare a me stessa come a una bambina – la bambina che ha un certo punto della mia vita sono davvero stata, che si sentiva sola ed ignorata. Quando sono minacciata, è lei che viene in superficie, con i suoi boccoli biondi e tutto. Ha paura, è ferita, vuole sentirsi amata. Ed è compito mio fare questo per lei.

Se riesco ad aprire il mio cuore a questa immagine di me, mi sento responsabile di prendermi cura di quella bimba (il che non era invece responsabilità del mio ex). Mi sento responsabile di dare a quella bambina cure ed affetto.

Tutti noi abbiamo un bambino interiore che emerge in superficie quando ci sentiamo minacciati emotivamente. Quando riesci ad appagare il tuo bambino interiore, la tua insicurezza viene letteralmente spazzata via, e ritorni ad essere a tuo agio con te stessa.

La conclusione è: sentirci minacciati fa male, ma non necessariamente deve buttarti giù. Nel fare questo, il tuo senso di te diventerà più forte, le tue relazioni saranno più sane e tu continuerai ad evolvere verso la migliore versione possibile di ciò che sei.

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Questo articolo è stato tradotto e pubblicato su Costellazione previa autorizzazione dell'autrice. Puoi trovarne la versione originale qui.


Shelly Bullard

Shelly Bullard è una ex terapeuta di coppia e familiare diventata poi una nota love coach. Nella sua storia personale, ha usato  l... Scopri di più sull'autore