E così, ti sei appena resa conto che hai una relazione con un narcisista. Dovresti andare via e basta, o c’è la possibilità di restare e far funzionare la relazione?
Come in ogni rapporto in cui ci si renda conto che c’è qualcosa di profondamente sbagliato o disfunzionale, è importante considerare non solo la tua volontà di fare uno sforzo per far funzionare le cose, ma anche quella del tuo partner. La reciprocità di questo impegno è essenziale per curare una relazione disfunzionale. Entrambe le persone coinvolte hanno bisogno di fare un lavoro interiore.
Ma con un narcisista, la situazione che si delinea è peculiare.
Una delle caratteristiche del narcisismo è l’incapacità di essere consapevoli, il che significa che queste persone pensano di non essere mai loro il problema in una relazione. Come la parola stessa suggerisce, i narcisisti sono molto focalizzati su sé stessi e tendono a sopravvalutare i risultati che ottengono. Tendono a reagire male alle critiche e non si prendono la responsabilità dei loro sentimenti e delle loro azioni, e anzi si arrabbiano quando le cose non vanno come loro vorrebbero.
Tenendo presente questo, si capisce perché i narcisisti incolpano sempre il partner dei problemi e raramente sono disposti a vedere la loro parte nel causare i problemi di cui la relazione soffre.
Tutti possono cambiare se davvero lo vogliono, ma un narcisista, non riconoscendo di avere un problema, non avrà la giusta motivazione al cambiamento.
La falsa speranza del “potenziale".
Prendi il mio ex marito. Quest’uomo era divertente, sexy e carismatico – come molti narcisisti sono. Mi sono innamorata follemente del suo senso dell’umorismo, della sua bellezza, e anche del fatto che amava leggere e stava facendo una psicoterapia. C’era così tanto potenziale in lui.
Più tardi ho scoperto che mi aveva mentito sul fatto di essere in terapia. Mentire – un altro tratto distintivo del narcisismo. Nonostante tutto, mi ci sono voluti anni per unire i puntini. Mia madre era a sua volta narcisista, e quindi era diventato difficile per me riconoscere la situazione con obiettività. La mancanza di empatia e compassione mi avevano sempre mandata in confusione, e questo senso di confusione e frustrazione si è poi diffuso nel mio matrimonio. Ai suoi occhi, i miei bisogni erano sempre meno importanti dei suoi. Ad esempio, se stavo leggendo a letto e lui arrivava volendo stare con me, se io avessi detto che volevo finire il capitolo prima, lui mi avrebbe messo il broncio ed avrebbe detto che per me un libro era più importante di lui. Quando io frequentavo una scuola per diventare psicoterapeuta ed avevo lezione la domenica, mi diceva che ero egoista e avevo definito male le mie priorità. Quando gli chiedevo di fare qualcosa per me opponeva una totale resistenza, ma era molto esigente riguardo alle cose che voleva lui.
Mi ci sono voluti anni di terapia per capire che il suo comportamento non dipendeva da una mia presunta inadeguatezza. Ma prima di riuscire a riconoscere il suo narcisismo, ho provato qualsiasi cosa per farlo cambiare: mi prendevo cura di lui precipitandomi a soddisfare ogni suo bisogno. Facevo sesso ogni volta che voleva, anche se non ero dell’umore giusto. Passavo ore a cercare di fare in modo che si aprisse quando si arrabbiava e si chiudeva a riccio. Sono passata di terapeuta in terapeuta cercando di cambiare me stessa in modo che potesse amarmi.
Guardando indietro, mi rendo conto che eravamo una coppia davvero male assortita – non solo lui era narcisista, ma io sono una persona estremamente sensibile ed empatica. Crescendo, non avevo capito che non tutti erano fatti come me, e ho trascorso quasi tutti i miei anni a scuola confusa e frastornata del trattamento apparentemente senza cura e senza cuore che le persone si riservavano. Con mio marito sono rimasta in questo stato di confusione per anni, credendo che alla fine avrebbe imparato ad essere empatico verso di me.
Ma una precipua caratteristica dei narcisisti è proprio l’incapacità di essere empatici verso gli altri. Che enorme spreco di energia!
C’è stato un momento cruciale due anni prima che io chiudessi il matrimonio. Lui voleva dare una cena importante il giorno del ringraziamento e io gli ho detto che ero d’accordo, a condizione che mi aiutasse. Di solito, mi occupavo da sola di preparare questi eventi. Questa volta finalmente aveva accettato di aiutarmi, ma il giorno della cena, ancora una volta non stava facendo nulla. E quando gli ho detto “avevi promesso che avresti aiutato!” mi ha risposto solo con un sorrisetto, come a dirmi, ti ho fregata ancora.
Avrei dovuto svegliarmi e comprendere che nulla sarebbe cambiato. Ma comunque, gli ho dato una ulteriore possibilità, gli ho detto che non avrei passato più del tempo con lui se non si fosse comportato bene con me per tre mesi consecutivi. Nel frattempo, mi sarei trasferita in un’altra stanza. Questa “sfida” si è protratta per due anni – durante i quali non è mai riuscito ad essere attento e gentile con me per più di un paio di giorni consecutivi.
Sapevo di dover chiudere il matrimonio, mi stavo ammalando fisicamente a furia di subire comportamenti narcisistici tanto a lungo, ero consapevole che se non fossi andata via me ne sarei ammalata fino al punto di morire. Lasciarlo mi ha salvato letteralmente la vita.
Guardando indietro, oggi sono consapevole che non avrei in nessun modo potuto ottenere da lui il cambiamento che volevo. Il fascino del potenziale che vedevo in lui mi ha tenuta legata per anni.
Tutti hanno in effetti del potenziale, ma possiamo contare solo su ciò che vediamo.
Dunque, se sei una relazione con un narcisista, faresti bene a non aspettarti un cambiamento.
Nel mio caso, ho impiegato 30 anni per accettare che mio marito non sarebbe mai cambiato. Che non sarebbe mai diventato la persona affettuosa, complice ed empatica che io speravo potesse diventare.
Oggi, avendo vissuto tanto a lungo con un narcisista, riesco ad individuare queste tipologie di persone molto rapidamente. Non sono più sedotta dal fascino, dai complimenti esagerati, dalle finte attenzioni. Oggi, posso sentire la differenza di energia tra qualcuno che ha davvero un cuore aperto e affettuoso e chi semplicemente si comporta come se fosse aperto ed affettuoso.
La domanda a cui rispondere non è “Un narcisista potrebbe cambiare?” ma “un narcisista cambierà?”
Nella stragrande maggioranza dei casi, la risposta è no. Anche se qualche volta un cambiamento è possibile, non dovresti mai contare su questo. Se lo facessi, potresti perdere anni della tua vita aspettando che il potenziale si tramuti in realtà – senza avere alcuna garanzia che accada davvero.
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Questo articolo è stato tradotto e pubblicato grazie all'autorizzazione dell'autrice. Puoi trovarne la versione originale qui.